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Dolce notte a tutti
Luce
Luce si ferma
in cuor mio,
leggero soffio
alla mia anima,
canta commossa
esultante inno
di lode, amore e pace.
Mio solo e unico
Orizzonte, dammi
La mano, che possa
Io sollevarmi da terra,
in punta di piedi, ed
abbracciare il mondo
intero.
Pinuccia Dattoli
Il Bambù
Bruno Ferrero
Il bambù
In un magnifico giardino cresceva un bambù dal nobile aspetto. Il Signore
del giardino lo amava più di tutti gli altri alberi. Anno dopo anno, il
bambù cresceva e si faceva robusto e bello. Perché il bambù sapeva bene
che il Signore lo amava e ne era felice.
Un giorno, il Signore si avvicinò al suo amato albero e gli disse: “Caro
bambù, ho bisogno di te”.
Il magnifico albero sentì che era venuto il momento per cui era stato
creato e disse, con grande gioia: “Signore, sono pronto. Fa’ di me l’uso
che vuoi”.
La voce del Signore era grave: “Per usarti devo abbatterti! ”
Il bambù si spaventò: “Abbattermi, Signore? Io, il più bello degli alberi
del tuo giardino? No, per favore, no! Usami per la tua gioia, Signore, ma
per favore, non abbattermi”.
“Mio caro, bambù”, continuò il Signore, “se non posso abbatterti, non
posso usarti”.
Il giardino piombò in un profondo silenzio. Anche il vento smise di
soffiare. Lentamente il bambù chinò la sua magnifica chioma e sussurrò:
“Signore, se non puoi usarmi senza abbattermi, abbattimi”.
“Mio caro bambù”, disse ancora il Signore, “non solo devo abbatterti, ma
anche tagliarti i rami e le foglie”.
“Mio Signore, abbi pietà. Distruggi la mia bellezza, ma lasciami i rami e
le foglie! ”.
Il sole nascose il suo volto, una farfalla inorridita volò via. Tremando,
il bambù disse fiocamente: “Signore, tagliali”.
“Mio caro bambù, devo farti ancora di più. Devo spaccarti in due e
strapparti il cuore. Se non posso fare questo, non posso usarti”.
Il bambù si chinò fino a terra e mormorò: “Signore, spacca e strappa”.
Così il Signore del giardino abbatté il bambù, tagliò i rami e le foglie,
lo spaccò in due e gli estirpò il cuore. Poi lo portò dove sgorgava una
fonte di acqua fresca, vicino ai suoi campi che soffrivano per la siccità.
Delicatamente collegò alla sorgente una estremità dell’amato bambù e
diresse l’altra verso i campi inariditi.
La chiara, fresca, dolce acqua prese a scorrere nel corpo del bambù e
raggiunse i campi. Fu piantato il riso e il raccolto fu ottimo.
Così il bambù divenne una grande benedizione, anche se era stato abbattuto
e distrutto.
Quando era un albero stupendo, viveva solo per se stesso e si specchiava
nella propria bellezza. Stroncato, ferito e sfigurato era diventato un
canale, che il Signore usava per rendere fecondo il suo regno.
Noi la chiamiamo “sofferenza”. Dio la chiama “ho bisogno di te”.
Fare la pace
La pace implica il coinvolgimento di tutta la persona. la negazione di ciò che costituisce la vera natura dell’essere umano, nelle sue dimensioni essenziali, nella sua intrinseca capacità di conoscere il vero e il bene e in ultimo analisi, Dio stesso mette a repentaglio la costruzione della pace.
La pace non è un sogno, non è un utopia è possibile. Per fare la pace ci vuole coraggio, molto di più che per fare la guerra. Ci vuole coraggio per dire si all’incontro e no allo scontro, si al dialogo e no alla violenza; si al negoziato e no alle ostilità, si al rispetto dei patti e no alle provocazioni; si alla sincerità e no alla doppiezza. Per tutto questo ci vuole coraggio; grande forza d’animo. La storia ci insegna che le nostre forze non bastano. Per quanto sappiamo e crediamo che abbiamo bisogno dell’aiuto di Dio. Non rinunciamo alle nostre responsabilità, ma invochiamo Dio come atto di suprema responsabilità, di fronte alle nostre coscienze e di fronte ai nostri popoli.
da Buongiorno sono Francesco
Preghiera
SIGNORE DELLA VITA
Signore, la vita è tuo dono: aiutaci ad accoglierla.
Signore, la vita è prima di tutto: aiutaci a rispettarla.
Signore, la vita è gioiosa meraviglia: aiutaci a farla crescere nel tuo bene.
Signore, la vita è comunione: aiutaci ad essere solidali e responsabili.
Signore, la vita è dolore: aiutaci a mai disperare della tua consolazione.
Signore, la vita è amore: aiutaci nel dono sincero di noi stessi.
Signore, la vita è fiducia: aiutaci a costruire legami di verità.
Signore, la vita è speranza: aiutaci a desiderare l’eternità.
Signore, la vita è pace: aiutaci nella pazienza del perdono.
Piccoli Figli della Luce
Oggi giornata della pace
L. Housman – LUCE, PACE, AMORE
La pace guardò in basso
e vide la guerra,
“Là voglio andare” disse la pace.
L’amore guardò in basso
e vide l’odio,
“Là voglio andare” disse l’amore.
La luce guardò in basso
e vide il buio,
“Là voglio andare” disse la luce.
Così apparve la luce
e risplendette.
Così apparve la pace
e offrì riposo.
Così apparve l’amore
e portò vita.