La luce splendente che emana il Bambino Gesù, possa riempire i nostri cuori di felicità eterna nell’amore di Dio Padre nostro. Un augurio di pace e prosperità e salute a voi tutti.
L’atmosfera di Natale e il decalogo di Papa Giovanni
Accade così che a Natale circola nell’aria come un richiamo, come una nostalgia di un mondo in cui i rapporti umani siano caratterizzati dalla bontà; questo richiamo rischia però di rimanere superficiale e passeggero. Perché questo non accada bisogna accettare di crescere insieme al Bambino di Betlemme e scoprire, con il soccorso dello Spirito Santo, che quel Bambino è la manifestazione stessa dell’amore di Dio per noi, non è un Bambino come tutti gli altri, non è solo un Bambino, ma il Figlio stesso di Dio in mezzo a noi, l’unico in grado di cambiare il nostro cuore di pietra in un cuore di carne. Per aiutarci a verificare quanto è buono il nostro cuore Papa Giovanni XXIII ha scritto un decalogo della bontà su cui sarebbe bene riflettere di tanto in tanto. . Essere buono è dimenticare se stessi per pensare agli altri. . Essere buono è perdonare pensando che la miseria umana è più grande della cattiveria. . Essere buono è avere pietà della debolezza altrui pensando che noi non siamo diversi dagli altri e, nelle loro condizioni, forse saremmo stati peggiori. . Essere buono è chiudere gli occhi davanti all’ingratitudine. . Essere buono è dare anche quando non si riceve, sorridendo a chi non comprende o non apprezza la nostra generosità. . Essere buono è sacrificarsi, aggiungendo al peso delle nostre pene di ogni giorno quello delle pene altrui. . Essere buono è tener ben stretto il proprio cuore per riuscire a soffocare le sofferenze e sorridere costantemente. . Essere buono è accettare il fatto poco simpatico che più doneremo più ci sarà domandato. . Essere buono è acconsentire a non avere più nulla riservato a se stessi, tranne la gioia della coscienza pura. . Essere buono è riconoscere con semplicità che davvero buono è solo Dio.